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Regimi fiscali: ordinario, forfettario e semplificato

Tra “regime” e “fiscale” è difficile stabilire una preferenza, visto che entrambe le parole hanno significati non proprio allettanti. Ma se consideriamo i regimi fiscali possibili in Italia, allora forse ci catapultiamo nel territorio lieto della nostra impresa o del lavoro di liberi professionisti.

Tra “regime” e “fiscale” è difficile stabilire una preferenza, visto che entrambe le parole hanno significati non proprio allettanti. Ma se consideriamo i regimi fiscali possibili in Italia, allora forse ci catapultiamo nel territorio lieto della nostra impresa o del lavoro di liberi professionisti. Chiunque voglia intraprendere un’attività commerciale, in qualsiasi forma, deve valutare quale regime fiscale adottare per pagare le tasse correttamente e rispettare le norme stabilite dal Codice civile.

Nell’articolo chiariamo cosa si intende per regime fiscale, elenchiamo quali sono i regimi fiscali e come funzionano. Decoriamo la torta con una ciliegina: diamo qualche informazione sull’utilità del software gestionale ERP Business Central 365 per raccapezzarsi con le prassi imposte dai regimi fiscali.

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Cosa si intende per regime fiscale

Prima di elencare quali sono i regimi fiscali e delineare le caratteristiche di ciascuno, occorre partire da una definizione. Infatti, per capire tutto ciò che ruota attorno al tema della contabilità, bisogna sapere cosa si intende per regime fiscale. Facciamo, dunque, appello a una certa pedanteria, armiamoci di pazienza, e accogliamo nella mente e nella memoria la sentenza che mette i puntini sulle “i” e sulle “o” della faccenda:

Il regime fiscale è l’insieme delle norme e dei documenti che regolano tutte le operazioni alla base della tenuta della contabilità di un’azienda, un ente o un libero professionista.

Dopo aver dato una definizione che chiarisce cosa significa “regime fiscale”, occorre però fare una precisazione: la denominazione più corretta per designare l’insieme di regole e documenti necessari alla gestione della contabilità di un’azienda, o di un’attività professionale, è in realtà “regime contabile”.

Regimi fiscali e forma giuridica

La scelta di uno dei regimi fiscali possibili nel nostro Paese non può avvenire di sana pianta, sulla base di insondabili preferenze (o convenienze). Infatti, il regime contabile, detto anche regime fiscale, è strettamente collegato alla forma giuridica dell’azienda che si sta costituendo. Il fatto che la propria attività commerciale venga inquadrata in una forma giuridica determinata comporta che ci siano delle condizioni da rispettare nella scelta del regime fiscale corrispondente. Per chi si sta interrogando su quali sono le forme giuridiche, ecco qui l’elenco tra cui sbizzarrirsi:

  • ditta individuale;
  • impresa collettiva;
  • società di persone;
  • società di capitali;
  • cooperative.

Abbiamo qui sopra elencato quali sono le forme giuridiche, ma per ora non ci addentriamo nell’argomento. Ci orientiamo nuovamente sul nostro tema principale, ossia i regimi fiscali. Vediamo, dunque, quali sono, come funzionano, cosa comportano e come far fronte alle incombenze delle tasse con un sistema ERP come Business Central 365.

Quali sono i regimi fiscali

La legge di stabilità promulgata nel 2015 ha notevolmente semplificato il panorama dei regimi fiscali tra cui scegliere. Infatti, le possibilità sono state ridotte a tre. Dunque, se ti stai domandando quali sono i regimi fiscali che devi valutare per iniziare la tua attività commerciale come azienda o professionista, sappi che non dovrai impazzire ad analizzare decine di casi. Ecco la triade che compare all’orizzonte di ogni neoprofessionista o neoimprenditore:

  • il regime fiscale ordinario;
  • il regime forfettario;
  • il regime semplificato delle imprese minori.

Cosa significa regime fiscale ordinario

Partiamo dalla scelta che accomuna gran parte degli imprenditori italiani e cerchiamo di chiarire cosa significa regime fiscale ordinario. Questo sistema di tenuta della contabilità, e conseguente gestione del calcolo delle tasse, riguarda imprese che hanno un fatturato piuttosto consistente. Si tratta di imprese solide che devono far fronte a regole complesse e articolate imposte dal regime fiscale ordinario. C’è un lungo elenco di registri da aggiornare e conservare per i responsabili amministrativi delle ditte con regime contabile ordinario. La prima ovvia e spontanea risposta alla domanda “cosa significa regime fiscale ordinario” è una parola: complessità.

Come funziona il regime ordinario e chi deve aderirvi

Abbiamo visto che la forma giuridica influisce in qualche modo sulla scelta del regime contabile da assegnare alla propria attività commerciale. Dunque, parlando di come funziona il regime ordinario, occorre in primis capire quali forme giuridiche determinano la scelta di questo modo di gestire la contabilità di un’azienda o un ente. In sintesi, devono abbracciare, per così dire, il regime fiscale ordinario le società per azioni (SpA), le società a responsabilità limitata (srl e srls), società di persone, enti pubblici e privati che hanno come unico scopo eseguire operazioni commerciali, così come persone fisiche che fanno anch’esse attività commerciali.

Un’impresa, un ente o una persona fisica che aderisce al regime fiscale ordinario deve affrontare l’impegno di compilare, mantenere aggiornati e conservare diversi registri. Si tratta, in primo luogo, del libro giornale e dei registri IVA. Poi, ci sono il libro degli inventari e quelli sociali, il registro dei beni che è possibile ammortizzare e il libro maestro.

Come funziona il regime forfettario 2020

Quest’anno sono state nuovamente modificate le norme che regolamentano l’unico regime fiscale agevolato attualmente possibile nel nostro Paese: il regime forfettario. La Legge di Bilancio 2020 ha introdotto nuove condizioni per l’accesso alla tassazione agevolata del forfettario. Prima di definire le nuove restrizioni all’adozione del regime forfettario, occorre spiegare cosa vuol dire regime fiscale agevolato. È presto detto: le attività commerciali in regime forfettario beneficiano delle flat tax al 15%.

Ecco, dunque, le limitazioni per accedere al regime forfettario introdotte dalla Legge di Bilancio 2020:

  • la prima restrizione importante per adottare il regime forfettario riguarda il limite all’ammontare dei redditi da lavoro dipendente: questi ultimi, infatti, non devono superare i 30.000 euro;
  • un’altra limitazione introdotta per il regime forfettario 2020 è relativa agli importi di spesa per remunerare collaboratori e dipendenti: massimo 20.000 euro lordi annuali.

Dopo aver chiarito cosa vuol dire regime fiscale agevolato e quali novità sono state introdotte dalla Legge di Bilancio, cerchiamo di spiegare come funziona il regime forfettario 2020. Un altro aspetto fondamentale, che va ricordato, è il limite dei ricavi annuali. Le attività commerciali in regime forfettario non devono superare i 65.000 euro annuali di ricavi o compensi.

Cosa prevede il regime forfettario 2020

Dopo aver chiarito cosa vuol dire regime fiscale agevolato, diamo una sintesi di cosa prevede questo modo di tenuta della contabilità piuttosto vantaggioso, il regime forfettario 2020.

Chi può aderire al regime forfettario 2020

  • Possono aderire al regime forfettario piccole imprese individuali e professionisti che non oltrepassano la soglia dei 65.000 euro di ricavi o compensi nell’arco dell’anno e non prevedono spese per lavoro dipendente o di collaboratori che superino i 20.000 euro lordi.
  • Il regime forfettario 2020 non determina limitazioni al valore dei beni strumentali utilizzati.

Tutti i vantaggi del regime forfettario 2020

  • Per il momento la Legge di Bilancio non ha introdotto l’obbligo della fatturazione elettronica per il regime forfettario.
  • Il regime forfettario non prevede che venga applicata l’IVA nelle transazioni.
  • Tra i diversi regimi fiscali, il forfettario si distingue anche per il vantaggio di non prevedere per chi vi aderisce il pagamento dell’IRAP. Con l’acronimo si fa riferimento all’ Imposta regionale sulle attività produttive.
  • Si è già scritto cosa vuol dire regime fiscale agevolato e perché questa definizione calza a pennello sul forfettario: chi lo sceglie per la tenuta della contabilità, beneficia di una tassazione agevolata del 15%.

Chi non può accedere al regime forfettario

Abbiamo chiarito per sommi capi cosa vuol dire regime fiscale agevolato e spiegato chi può avvalersi di tutti i vantaggi che comporta. Vediamo ora chi non può accedere al regime forfettario:

  • le persone fisiche che fanno attività commerciale con regimi caratterizzati da norme particolari per la determinazione dell’IVA, i cosiddetti regimi speciali;
  • chi non è residente nel nostro Paese;
  • le persone fisiche che nell’anno precedente all’apertura della partita Iva hanno percepito un reddito da lavoro dipendente maggiore di 30.000 euro.

Cosa significa regime semplificato delle imprese minori

Ed eccoci arrivati al terzo dei regimi fiscali previsti dalle leggi italiane. Cerchiamo di spiegare dunque cosa significa regime semplificato delle imprese minori. Qui entriamo nel vasto mondo degli imprenditori che non superano una certa soglia di fatturato e dei professionisti, che non possono aderire al forfettario. I primi, infatti, fatturano meno di 400.000 euro annui per servizi o meno di 700.000 euro per prodotti. I secondi, invece, rientrano nel regime fiscale semplificato perché passano il limite dei 65.000 euro di ricavi del forfettario. A differenza di quanto previsto per gli imprenditori, i professionisti possono aderire al regime semplificato senza tetti di fatturato.

Per capire cosa significa regime semplificato delle imprese minori, un punto di partenza è la legge che disciplina questo modo di tenuta della contabilità, cioè l’articolo 66 del D.p.r. 917/1986. Il regime fiscale semplificato rappresenta la scelta che normalmente fanno gli imprenditori quando iniziano la loro attività. Lo stesso discorso vale per i professionisti che prevedono ricavi maggiori di 65.000 euro annui. Dunque, aderiscono al regime semplificato delle imprese minori i seguenti soggetti:

  • imprenditori individuali;
  • società di persone;
  • enti non commerciali;

Contabilità ordinaria e semplificata: quali sono le differenze

Le imprese che aderiscono al terzo dei regimi fiscali presentati in questo articolo se la cavano più facilmente nell’amministrazione rispetto alle aziende con regime ordinario. Infatti, a differenza di quanto è imposto dal regime fiscale ordinario, per la contabilità semplificata non è necessario compilare e conservare il libro giornale. Un’altra gatta da pelare in meno è non dover prevedere il libro inventario, come anche le scritture ausiliarie alla base del calcolo del reddito e le scritture relative al magazzino.

Con il regime semplificato delle imprese minori, basta avere sempre a disposizione e ben compilato un Registro cronologico. In questo grande quadernone ufficiale, devono essere registrati tutti i ricavi e le spese corrispondenti. Deve costituire, quindi, una documentazione sugli importi incassati e sui pagamenti effettuati.

Regimi fiscali: quando bisogna passare dal semplificato all’ordinario

Abbiamo già accennato al fatto che il regime semplificato rappresenta la porta d’ingresso dell’imprenditoria. Ma quando un’attività cresce, arriva il momento della svolta e occorre passare al più complesso dei regimi fiscali, l’ordinario. L’avvenimento è inevitabile quando:

  • un’impresa supera la soglia dei 400.000 euro annui per prestazioni che consistono in determinati servizi;
  • un’azienda passa i 700.000 euro di fatturato nella vendita di prodotti o altre attività che non siano configurabili come servizi.

Business Central 365, un alleato per gestire la contabilità

Microsoft Dynamics 365 Business Central rappresenta un ausilio indispensabile per PMI che aderiscono al regime semplificato o al regime fiscale ordinario. Le imprese sottoposte alle regole del regime contabile ordinario si appoggiano generalmente a una piattaforma tecnologica, un programma gestionale ERP. Business Central 365 spicca come la soluzione più adatta alle esigenze delle piccole e medie imprese. All’interno del software progettato dalla multinazionale di Redmond trovi moduli dedicati per far fronte a tutti gli adempimenti fiscali. La gestione della contabilità beneficia di operazioni automatiche che vengono integrate con i flussi di lavoro e i diversi processi alla base delle attività.

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