Puntiamo il mirino dell’interesse sulla fatturazione elettronica: novità all’orizzonte diventano, a ritmo d’orologio digitale, novità di primo piano. Il 2022 porta cambiamenti che riguardano l’estensione dell’obbligo di far fatture digitali e l’esterometro. Al momento, non sono anche state indicate le tempistiche definitive e potrebbero esserci periodi di transizione.
Nell’articolo, facciamo una panoramica sintetica di che cosa ci aspetta sul fronte degli obblighi fiscali. Raccontiamo quali sono le novità nella gestione della fatturazione elettronica e come fare per adeguarsi.
Per scoprire le ultime novità, leggi anche l’articolo “Fattura elettronica: specifiche tecniche nuove“.
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- Fatturazione elettronica: novità di quest’anno
- Cosa cambia nella fatturazione elettronica nel 2022
- Cambiano le norme di gestione delle fatture verso l’estero
- Chi è obbligato alla fatturazione elettronica nel 2022
- Da quando parte l’obbligo di fatturazione elettronica per il regime forfettario
- Lo scenario possibile per i forfettari da luglio 2022
- Niente fatturazione elettronica per alcune imprese: ecco quali
- E-fattura estera: come gestirla dal 1° luglio 2022
- Operazioni attive e passive nelle fatture elettroniche estere
- Un software ERP per la fatturazione elettronica e le novità introdotte
Cosa cambia nella fatturazione elettronica nel 2022
Il piedino sull’acceleratore della transizione lo ha messo l’Unione Europea con il provvedimento 2021/2251 che prolunga ed estende l’obbligo di fatturazione digitale. È stato pubblicato nelle pagine della Gazzetta Ufficiale il 17 dicembre 2021. Questo non significa che nell’immediato tutti siano obbligati a dotarsi di un programma di fatturazione elettronica o di un software gestionale aziendale che lo comprenda, come Business Central 365 di Microsoft. Significa che è stata definita una direzione e sarà necessario un intervento di modifica sul decreto legislativo 127/2015 che stabilisce le norme sulla fatturazione digitale. L’Iva è un’imposta che viene regolata dalle disposizioni dell’Unione Europea, che deve quindi per prima pronunciarsi con decisioni in merito da pubblicare sulla Gazzetta Ufficiale.
Cambiano le norme di gestione delle fatture verso l’estero
Un altro cambiamento importante per il 2022 riguarda la gestione delle fatture da e verso imprese residenti all’estero. Infatti, allo scoccare della metà dell’anno, il primo luglio 2022, la fatturazione verso l’estero diventa di dominio del Sistema di interscambio. Le imprese, quindi, devono considerare tre scadenze per tutte le attività da fatturare a clienti residenti fuori dallo stivale: le consuete scadenze trimestrali dell’esterometro, e la scadenza del primo luglio. Per i primi tre mesi dell’anno la scadenza dell’esterometro è al 30 aprile; aprile, maggio e giugno hanno come scadenza dell’esterometro il 31 luglio. Per le cessioni di beni e servizi a soggetti che non risiedono in Italia, nella seconda metà dell’anno la fatturazione passerà dal Sistema di interscambio.
Chi è obbligato alla fatturazione elettronica nel 2022
Questa è forse la nota più dolente di tutte tra le modifiche che nel 2022 sono introdotte alla gestione fiscale. L’obbligo di fatturazione elettronica va a toccare una platea più ampia di attori del mercato. Il decreto fiscale contestuale alla legge di bilancio 2022 prevede che il vincolo sia esteso anche ai soggetti in regime forfettario. Finora professionisti e professioniste che svolgono la loro attività secondo le norme del regime forfettario non hanno dovuto passare al sistema di fatturazione digitale. A breve dovranno cambiare le loro consuetudini sul fronte degli oneri fiscali. Ma non c’è ancora una data certa entro cui adeguarsi e adottare un sistemare per fatturare in modo digitale.
Da quando parte l’obbligo di fatturazione elettronica per il regime forfettario
Molti professionisti e molte professioniste sono quindi sulle spine. Anche per loro sta per essere introdotto l’obbligo di fare esclusivamente fatture elettroniche da inviare al Sistema di interscambio per i controlli dell’Agenzia delle entrate. Sebbene non sia ancora stata confermata una scadenza improrogabile entro cui mettersi in regola, c’è all’orizzonte uno scenario possibile.
Lo scenario possibile per i forfettari da luglio 2022
Sembra che il governo farà scattare l’obbligo di fatturazione elettronica per i regimi forfettari a luglio 2022, mentre le sanzioni saranno attivate nel 2023. Così è possibile l’instaurarsi di un periodo di transizione della durata di sei mesi, utile per professionisti e professioniste ad adeguarsi alla nuova norma. Dell’intervallo di transizione beneficerebbero anche i commercialisti che devono far fronte a un’impennata del carico di lavoro. Il traguardo da raggiungere con l’obbligo di fatturazione per i forfettari è un considerevole abbattimento dell’evasione fiscale. La misura è coerente con gli obiettivi del Pnrr, il “piano nazionale di resistenza e resilienza” per rilanciare l’economia in seguito all’emergenza sanitaria del covid-19.
Niente fatturazione elettronica per alcune imprese: ecco quali
Altri aspetti da considerare sul fronte degli obblighi fiscali fanno riferimento a chi è esonerato dall’emettere fatture elettroniche. Ci sono, infatti, attività che non devono fatturare elettronicamente attraverso lo Sdi le proprie operazioni. Le più importanti da ricordare sono le prestazioni di tipo sanitario: le farmacie, i medici e i professionisti del settore della sanità sono esentati dall’obbligo all’emissione di documenti fiscali digitali. Questa esenzione è stata stabilita dal Garante della privacy nel 2018. Altri attori del panorama fiscale non obbligati alla fatturazione elettronica sono i piccoli produttori agricoli, i soggetti non residenti sul territorio nazionale e le società sportive dilettantistiche.
E-fattura estera: come gestirla dal 1° luglio 2022
Al giro di boa dell’anno, cambia la gestione fiscale degli scambi con aziende che hanno sede al di fuori dei confini nazionali. Dunque, è importante conoscere le nuove norme che regolano la fatturazione elettronica e come funziona con clienti esteri. L’Agenzia delle entrate ha reso pubblico il provvedimento numero 374343 alla fine dell’anno scorso, il 23 dicembre 2021: proprio nei documenti che lo costituiscono, sono indicate tutte le disposizioni da rispettare. Come nella fatturazione elettronica alla pubblica amministrazione e tra imprese private, anche per gli scambi transfrontalieri assume un ruolo centrale il Sistema di interscambio. Diventa essenziale il formato digitale dei documenti: ogni fattura estera deve soddisfare i criteri tecnici prestabiliti ed essere in XML.
Operazioni attive e passive nelle fatture elettroniche estere
I dati di ogni operazione commerciale con aziende fuori dai confini nazionali dovranno essere trasmessi esclusivamente attraverso lo Sdi, in forma di fattura elettronica estera. Devono essere distinte le operazioni passive da quelle attive. Per queste ultime è previsto che la trasmissione dei dati avvenga con l’emissione della fattura digitale entro dodici giorni. Nel caso delle operazioni passive, invece, occorre inviare i dati entro il quindicesimo giorno dopo che è stato ricevuto il documento che attesta l’operazione.
Un software ERP per la fatturazione elettronica e le novità introdotte
La tecnologia è una risorsa irrinunciabile per adeguarsi alle nuove norme sulla gestione fiscale. Un programma ERP, per la fatturazione elettronica e le novità introdotte quest’anno, è un vero e proprio aiutante digitale. Il software enterprise resource planning, infatti, permette di assicurarsi la conformità di ogni operazione. Ideale per le piccole e medie imprese è la proposta di Microsoft, il gestionale aziendale Business Central 365, disponibile in cloud e on premise. Si tratta di uno strumento che va oltre la semplice gestione delle e-fatture: integra ogni aspetto della gestione contabile e fiscale di un’impresa, insieme agli aspetti commerciali, di marketing, e di project management. Così, le operazioni sono più veloci e prendere decisioni diventa una conseguenza di solide analisi.