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Fattura elettronica verso l’estero: cos’è e come farla

Scopri che cos'è una fattura elettronica verso l'estero e come compilarla correttamente. Dal 2022 i documenti fiscali per clienti fuori dal territorio nazionale devono essere obbligatoriamente gestiti in formato XML secondo i criteri stabiliti dall'Agenzia delle entrate.

Il nostro mondo è sempre più complesso, veloce e intricato. Gli infiniti intrecci, che lo plasmano e raggomitolano, recano spesso lo zampino di una fattura elettronica verso l’estero. Infatti, importazioni ed esportazioni sono un ambito importante degli scambi commerciali. Vuoi sapere come compilare la fattura elettronica verso un cliente estero? Sei nell’angolino del web giusto. Nel nostro articolo trovi indicazioni su come far giusto nella compilazione di tutte le parti di un documento fiscale diretto a un cliente estero.

Noi di Dynamics Consult abbiamo fatto un’app per la fatturazione elettronica che completa e potenzia gli strumenti offerti dal gestionale aziendale Microsoft Business Central 365. A questa pagina puoi scaricare la brochure che ti dà tutte le informazioni in merito.

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Cosa si intende per fattura elettronica verso l’estero

Partiamo con una definizione, cioè l’indispensabile per capire che cos’è una fattura elettronica verso l’estero. Si parla di fatturazione estera quando un’impresa italiana emette un documento fiscale per un cliente che risiede al di fuori del territorio nazionale.

La fatturazione elettronica verso cliente estero è obbligatoria dal 2022

A partire dal 2022, la società che fattura dovrà gestire obbligatoriamente tramite fatturazione elettronica le operazioni da e verso stati esteri, UE o extra-UE. Il cliente e fornitore estero continuerà a ricevere e inviare la fattura cartacea, ma la società italiana ha l’obbligo di trasmettere al Sistema di Interscambio (SDI) il file della fattura elettronica (formato XML).

Come fare una fattura elettronica verso l’estero

Dopo aver definito l’oggetto del nostro articolo, addentriamoci nella pratica. Come compilare ed emettere effettivamente una fattura elettronica verso un cliente estero? Qui sotto riportiamo tutti gli elementi da prendere in considerazione. Spieghiamo nel dettaglio quali parti del documento fiscale vanno compilate e come deve essere fatto il tutto. Cominciamo.

Un codice destinatario per ogni documento fiscale verso l’estero

La fatturazione elettronica per un cliente estero è come una lettera d’amore: prevede un destinatario ben preciso. Ma il contesto, ammettiamolo, è nettamente più prosaico di quello di coppia. Dunque, si parla di codice destinatario. Nella fattispecie, ogni fattura estera è identificata da una successione di sette “x”, cioè dal codice “XXXXXXX”.

La fattura va a quel paese: la destinazione del documento

Uno dei campi da compilare della fattura elettronica verso l’estero è “IdPaese”, cioè il campo che fa riferimento al codice identificativo della nazione del cliente. Con l’inserimento della serie di lettere che individua il paese estero, non c’è poi bisogno di compilare la sezione della provincia. Facciamo un paio di esempi: se la fattura estera è indirizzata a un’azienda su territorio francese, l’IdPaese è “FR”; se il documento fiscale fa riferimento a un cliente in Germania, il codice identificativo è “DE”.

Il destinatario ha la partita IVA? Non può mancare

Nel fatturare all’estero, cioè verso un cliente che risiede al di fuori del nostro territorio nazionale, non bisogna dimenticare un dato fondamentale: la partita IVA del destinatario del documento fiscale. Quando si fa una fattura verso l’estero, si possono verificare tre casi:

Fattura elettronica UE

  • Se l’impresa verso cui fatturiamo risiede sul territorio di una nazione dell’Unione Europea, nel documento fiscale va inserita la partita Iva comunitaria. Ma quest’ultima da sola non basta. Occorre che la serie di cifre sia preceduta dal codice identificativo della nazione del cliente. Quindi, tornando agli esempi di un cliente francese e uno tedesco, nel primo caso il codice della partita Iva comunitaria deve essere preceduto da “FR”, nel secondo da “DE”.

Fattura extra UE

  • Se facciamo una fattura extra UE, cioè un documento fiscale per un cliente al di fuori dell’Unione Europea, il codice è formato da due lettere e da undici cifre. In particolare, è costituito da due “O” e da undici “9”: OO99999999999.

Mandare una fattura extra UE a privati senza partita Iva

  • Nel caso in cui la fattura extra UE sia diretta a un privato che non possiede partita Iva, il codice è formato da una serie di sette zeri: 0000000.

Cos’è la partita IVA comunitaria

Se vogliamo fatturare all’estero, dobbiamo prendere in considerazione la partita Iva comunitaria. Che cos’è? Si tratta di una partita Iva autorizzata all’utilizzo per fatturazione tra paesi diversi dell’Unione Europea. Le partite Iva comunitarie devono essere registrate nel VIES, il VAT Information Exchange System. Se non c’è iscrizione al VIES, la fatturazione è irregolare e sono previste sanzioni.

Cap

Per fatturare all’estero bisogna ricordare di inserire un codice generico costituito da cinque zeri, cioè così composto: 00000.

Sezione IdFiscaleIVA: Id codice e codice fiscale

Anche nella compilazione di una fattura estera, ci si imbatte nella sezione IdFiscaleIVA”, in cui sono presenti due campi, quello contrassegnato come “IdCodice” e quello che è definito “CodiceFiscale”. Secondo le indicazioni dell’Agenzia delle entrate, nel primo va il numero identificativo fiscale del cliente, cioè la partita Iva, nel secondo il suo codice fiscale. Quando si fa una fattura elettronica verso l’estero, in entrambi i campi deve essere inserito il codice che identifica univocamente il destinatario del documento fiscale. La serie alfanumerica del codice non deve superare i 28 caratteri. Non viene effettuato un controllo a riguardo da parte del Sistema di Interscambio (SdI).

Codice natura

Nel procedimento di fatturazione elettronica verso cliente estero deve essere identificato e inserito il codice natura. Ci sono due possibilità, quando il documento fiscale è redatto per un cliente al di fuori del territorio nazionale:

  • Il codice natura è N3.1 per i non imponibili che sono esportazioni verso paesi al di fuori dell’Unione Europea.
  • Il codice è N3.2 per i non imponibili corrispondenti alle esportazioni tra paesi che fanno parte dell’Unione Europea.

Che cos’è il codice natura

In una fattura elettronica, anche verso un cliente estero, il codice natura indica la motivazione per cui non deve essere applicata l’aliquota Iva.

Precisazioni sulla fattura elettronica extra UE

Ai fini Iva c’è un unico documento valido nelle importazioni di prodotti in paese che non fanno parte dell’Unione Europea: si tratta della bolletta doganale. Quando aziende al di fuori della UE acquistano beni da paesi europei, l’Iva viene applicata solo nel momento in cui avviene il passaggio alla dogana. Così deve essere rilasciata all’ente che si occupa del trasporto della merce, cioè al vettore.

App fatturazione elettronica e Microsoft Business Central

Per avere l’aggiornamento di tutti i parametri implicati nella fatturazione elettronica, anche verso un cliente estero, basta affidarsi al proprio software gestionale aziendale. Per le PMI, la piattaforma migliore per la gestione di processi, contabilità, amministrazione, logistica, project management è il programma Microsoft Business Central 365. L’app fatturazione elettronica di Dynamics Consult ne potenzia le funzioni in modo da gestire ogni fattura estera al meglio.

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