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DDT: documento di trasporto

Sai tutto a proposito del DDT? Documento di trasporto, o bolla di consegna, il cosiddetto DDT generalmente attesta che sta avvenendo un trasferimento della proprietà di alcuni beni. Infatti, accompagna le spedizioni di merci che vanno da venditore a compratore.

Andiamo alla scoperta del DDT, documento di trasporto necessario alla burocrazia dello spostamento delle merci da un venditore a un compratore. Quando c’è un trasferimento di proprietà che ha per oggetto delle merci, lo spostamento va accompagnato dalla sua giusta dose di burocrazia. Quella che una volta era la bolla accompagnatoria, oggi è la bolla di consegna o trasporto, spesso chiamata anche con il semplice acronimo DDT.

Nell’articolo spieghiamo che cos’è il documento di trasporto, come funziona l’emissione del DDT e come compilarlo. Diamo anche indicazioni sulle tempistiche per emettere fattura dopo che il trasportatore ha preso in carico la merce.

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Che cos’è il documento di trasporto (DDT)

Illustriamo brevemente che cos’è il documento di trasporto. Il senso di questo tipo di documentazione è intuitivo. Probabilmente abbiamo visto dei DDT anche nell’esperienza quotidiana di privati che fanno acquisti a distanza, che si fanno recapitare prodotti. Tuttavia, è importante evidenziare alcuni aspetti per capire che cosa sia il documento di trasporto:

  • si tratta di un documento commerciale;
  • ha valore fiscale;
  • è valido anche sul piano civilistico.

Il documento di trasporto è una sorta di certificato che dà evidenza dello scambio di un bene o un prodotto tra un mittente e un destinatario: documenta un trasferimento di proprietà.

Che cosa significa che il DDT ha valore civilistico

La bolla di consegna, o documento di trasporto, è equivalente a una ricevuta in ambito civilistico perché ha valore probatorio in caso di smarrimento o mancato recapito della merce. Dunque, attraverso la compilazione del DDT si garantisce che i prodotti e i beni trasportati riflettano una transazione sicura cui corrisponderà un oggetto ben preciso.

DDT: significato dell’acronimo

L’acronimo DDT ha significato evidente nell’ambito dello scambio delle merci, della compravendita di beni, prodotti e merci. Infatti, “DDT” sta per “documento di trasporto”.

Bolla di consegna o bolla di trasporto

Il DDT è anche detto “bolla di trasporto” oppure “bolla di consegna”. Una volta si parlava di “bolla accompagnatoria”, ma il DPR 472/96 del 14 agosto 1996 l’ha sostituita con la nuova certificazione del DDT.

Come funziona l’emissione del documento

Prima che la merce venga spedita, la bolla di trasporto viene emessa in due copie: una accompagna beni e prodotti nel viaggio verso il compratore, l’arta rimane nelle mani dell’artigiano o del responsabile dell’azienda venditrice.

Come avviene la consegna della merce

Non sempre la consegna della merce avviene attraverso un trasportatore, cioè una società che si occupa come terza parte di effettuare lo spostamento di beni e prodotti da un luogo all’altro. Spesso è il venditore che si fa carico del trasporto, oppure può far fronte al compito lo stesso compratore.

Quando emettere documento di trasporto

L’azienda produttrice che invia merci al compratore deve emettere la bolla di trasporto prima di consegnare i beni al trasportatore, ovvero prima di spedire i prodotti. C’è però anche la possibilità di mandare direttamente al destinatario il documento di trasporto attraverso fax o email.

Quando serve il documento di trasporto

La bolla di consegna è necessaria ogniqualvolta della merce viene trasportata da un mittente a un destinatario come effetto di uno scambio commerciale. La presenza di un documento di trasporto testimonia il fatto che sta avvenendo un trasferimento di proprietà che ha per oggetto le merci spostate.

Compilazione DDT: come fare

Eccoci arrivati a un nodo del tema: la compilazione del DDT. Come farla? Devono essere presenti informazioni ben precise nel DDT, il documento di trasporto da produrre in duplice copia. Qui di seguito elenchiamo i dati che non possono mancare:

  • un codice numerico che identifichi il documento in modo univoco;
  • nome o ragione sociale di compratore e venditore;
  • indirizzo di acquirente e fornitore;
  • partita IVA di entrambe le parti coinvolte nella compravendita;
  • dati della società che effettua il trasporto;
  • data del giorno di invio della merce oppure della vendita;
  • numero di colli e peso;
  • data della consegna se diversa da quella dell’invio.

Se il trasporto riguarda merci pericolose, come per esempio sostanze infiammabili, nel DDT va inserito il riferimento a chi si fa carico della responsabilità dell’operazione.

Come compilare un documento di trasporto

Abbiamo appena chiarito quali dati devono essere inseriti nel DDT di trasporto. Ma come compilarlo? Online sono disponibili fac simile di documenti di trasporto in Excel oppure in Word. Possono essere compilati da pc o da mobile e poi convertiti in PDF per l’invio digitale oppure stampati in cartaceo. La scelta migliora, però, è rappresentata da file personalizzati sulla base delle esigenze specifiche della propria azienda. Per semplificare le operazioni e rendere tutto più veloce, è possibile utilizzare un programma per i documenti di trasporto, come per esempio un gestionale. Microsoft Business Central 365 costituisce un’ottima soluzione per gestire i documenti di traporto in una PMI.

Documento di trasporto e fattura elettronica

Riguardo a documento di trasporto e fattura elettronica, può sorgere qualche dubbio sulla data da considerare per il documento fiscale. Quando vengono spostate delle merci da un venditore a un compratore, la fatturazione deve avvenire entro dodici giorni dall’invio. Ma la data del DDT potrebbe non coincidere con quella effettiva della partenza della spedizione. In questi casi, è bene far riferimento al giorno in cui il trasportatore si è fatto carico delle merci per lo spostamento fino alla consegna al destinatario. Infatti, l’articolo 6 del DPR 633/1972 non permette di considerare rilevante per il buon fine dell’operazione la data del documento di trasporto. Il DDT, in questi casi, è sostituito dalla fattura.

DDT e fattura immediata

Riguardo al DDT, documento di trasporto o bolla di consegna, si parla anche di “fattura immediata”. Si tratta del documento fiscale che va emesso entro dieci giorni dall’operazione, secondo l’articolo 21 del DPR n 633/72 che risale al primo luglio 2019.

Fattura differita

Si chiama “fattura differita” il documento fiscale che viene emesso entro il giorno 15 del mese successivo all’operazione. Nel caso di bolle di consegna relative a trasporti con fattura differita, è importante conservare il DDT finché non decadono i termini per effettuare accertamenti. Il DDT deve essere consultabile per i controlli, insieme con la fattura corrispondente.

Il documento di trasporto vale come fattura?

Visto il valore fiscale e civilistico della bolla di consegna, qualcuno potrebbe supporre che il documento di trasporto valga come fattura. Non è così. Infatti, nei dati riportati nel DDT, non è mai presente il prezzo dei prodotti di cui avviene lo spostamento e il trasferimento di proprietà. Al contrario, una fattura può assumere validità di documento di trasporto.

Le causali dei DDT: documenti di trasporto di diverso tipo

I documenti di trasporto sono caratterizzati da causali di vario tipo. Infatti, non sempre le bolle riguardano uno scambio commerciale. Per esempio, nei casi di reso, oggetti da riparare o sostituire, e omaggi, il DDT non corrisponde a una trasferimento della proprietà. Alcuni esempi di causali dei documenti di trasporto sono:

– Merce in conto visione

Il trasporto di merce in conto visione riguarda prodotti mandati al cliente solo per essere osservati e provati. Devono poi essere restituiti all’azienda che li ha inviati. Se il cliente decide di tenerli, l’impresa emette fattura entro un anno dalla creazione del DDT.

– Conto vendita

Quando viene effettuato un trasporto di merce in conto vendita, i beni sono inviati dall’azienda produttrice a chi cercherà di venderli. In questi casi, quindi, non c’è cessione immediata. La fatturazione avviene quando la merce è effettivamente venduta. Se entro un anno la vendita non si è verificata, i prodotti devono essere restituiti o fatturati.

– Documento di trasporto merce in conto lavorazione

Il DDT di trasporto di merce in conto lavorazione è riferito a oggetti che vengono trasferiti da un’impresa a un fornitore per essere lavorati e ottenerne prodotti finiti o semilavorati. Al termine delle operazioni, i beni risultanti vengono riconsegnati all’azienda committente.

Per saperne di più leggi anche Come gestire il conto lavoro.

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