
La moneta ha un paio di aspetti in comune con i fluidi, cioè corre via, ma spesso va trattenuta: ci dice se questa dinamica sta funzionando a favore o a svantaggio di un’impresa, l’indice di liquidità. Che cos’è e perché è importante per la gestione finanziaria aziendale sono i due temi principali di questo articolo.
In più, qui sotto raccontiamo come un software gestionale ERP possa semplificare il monitoraggio costante dei flussi di cassa con l’obiettivo di prevenire le crisi: ne è un esempio il gestionale Microsoft Business Central 365.
- Cos’è l’indice di liquidità e come si calcola
- Perché l’indice di liquidità è importante per le imprese
- Come migliorare l’indice di liquidità
- Strumenti e software per monitorare la liquidità aziendale
- Software gestionali aziendali per il controllo finanziario
- Integrazione con ERP e strumenti di Business Intelligence
- Previsioni di liquidità e gestione fiscale
- Riconciliazione bancaria e gestione multi-società
- Monitorare la liquidità aziendale per una crescita sostenibile
Cos’è l’indice di liquidità e come si calcola
L’indice di liquidità è una cartina tornasole della salute aziendale. Come per un essere umano è fondamentale il buon flusso arterioso, così per un’impresa è importante avere un buon flusso di soldi. Ne dà conto proprio l’indice di liquidità, che prende la forma di un rapporto, una divisione: al numeratore ci sono tutte le attività correnti e al denominatore tutte le passività. Entrambi i dati sono riferiti ai dodici mesi dell’anno per cui il valore viene calcolato.
In buona sostanza, o meglio, in parole povere, il dato ottenuto dice se una società è in grado di far fronte agli impegni finanziari, cioè se può pagare i suoi debiti. Infatti, se l’indice di liquidità è pari a uno, significa che l’ammontare delle attività correnti nell’anno considerato è pari all’ammontare dei debiti. Se l’indice è superiore a uno, l’azienda ha attività che coprono le passività, lasciando una riserva finanziaria a disposizione, dei contanti in più disponibili, insomma.
Con un’espressione che mischia inglese e latino, l’indice di liquidità è anche chiamato “current ratio”.
E se l’indice di liquidità è alto, l’azienda va benissimo?
Dalla spiegazione che ne abbiamo dato fin qui, si potrebbe desumere che un current ratio elevato indichi una vera e propria esplosione di salute aziendale. Purtroppo non è così. Nel troppo, c’è l’insidia. Un’impresa che abbia un indice di liquidità superiore a tre potrebbe , infatti, nascondere un uso inefficiente delle risorse.
Che cosa sono quick ratio e cash ratio
Esiste anche un altro indicatore che dà riscontro della gestione finanziaria aziendale: si tratta del quick ratio. Il quick ratio si differenzia rispetto all’indice di liquidità consueto perché al numeratore sottrae le rimanenze di magazzino alle attività correnti: considera, quindi, solo le attività direttamente e facilmente convertibili in liquidità. Viene anche chiamato “acid test ratio”.
Il cash ratio è un indice di valutazione di come un’impresa gestisce la liquidità ancora più restrittivo: al numeratore, infatti, considera esclusivamente le attività correnti già convertite in moneta. Indica se un’azienda può nell’immediato pagare tutti i suoi debiti.
Perché l’indice di liquidità è importante per le imprese
L’indice di liquidità è un fattore significativo dell’andamento della gestione finanziaria aziendale. Rivela la capacità dell’impresa di far fronte agli obblighi di pagamento a breve termine senza compromettere la sua stabilità economica. Una liquidità adeguata permette di sostenere le operazioni quotidiane, affrontare imprevisti finanziari e accedere più facilmente a finanziamenti esterni. Infatti, gli enti creditori tengono conto del current ratio per accertarsi della solvibilità di un’azienda. Inoltre, l’Agenzia delle entrate calcola l’indice di liquidità delle imprese per valutare l’opportunità di offrire pagamenti dilazionati.
Come migliorare l’indice di liquidità
Se la gestione della liquidità aziendale è in affanno e l’indice corrispondente è basso, niente panico: esistono specifiche strategie per migliorare la solvibilità dell’azienda e tornare a dormire tranquille e tranquille nel lungo periodo. Un primo passo da fare è liberarsi delle scorte di magazzino in eccesso. Poi è fondamentale ridurre il ciclo dei flussi di cassa: tra l’acquisto di materie prime o prodotti e servizi da riproporre sul mercato e l’effettiva vendita al compratore finale deve passare meno tempo possibile.
Altri fattori su cui intervenire per aumentare l’indice di liquidità sono:
- la negoziazione di condizioni di pagamento più favorevoli con le aziende fornitrici;
- la trasformazione dei debiti a breve termine in debiti a lungo termine;
- l’accelerazione dell’incasso dei crediti;
- il lavoro in vista di un buon aumento delle vendite.
Strumenti e software per monitorare la liquidità aziendale
La gestione della liquidità aziendale consiste in un monitoraggio costante. Non basta calcolare il current ratio in specifiche occasioni dopo una seduta propiziatoria in sala riunioni. Ecco perché è necessario utilizzare strumenti di controllo adeguati, in particolare un buon software gestionale aziendale.
Software gestionali aziendali per il controllo finanziario
I software gestionali aziendali consentono di raccogliere e analizzare i dati relativi alla liquidità in modo strutturato.
Tra le funzioni più utili ci sono:
- il monitoraggio dei flussi di cassa, per verificare in ogni momento entrate e uscite;
- l’analisi di debiti e crediti, per individuare scadenze e prevedere eventuali squilibri;
- la simulazione di scenari finanziari, per anticipare il fabbisogno di liquidità e prendere decisioni strategiche.
Per esempio, una soluzione come Microsoft Dynamics 365 Business Central permette di integrare i dati finanziari con la gestione operativa, migliorando la pianificazione e il controllo della liquidità.
Integrazione con ERP e strumenti di Business Intelligence
Business Central 365 non si limita a raccogliere i dati finanziari, ma li collega a tutte le altre funzioni aziendali: dagli acquisti alle vendite, fino alla gestione delle scorte. Offre, quindi, le funzioni di un sistema ERP (enterprise resource planning). Permette di avere un quadro completo della situazione e di ottimizzare la gestione della liquidità aziendale in base alle esigenze reali.
In tutto ciò, gioca un ruolo chiave anche la business intelligence (BI): uno strumento come la Power BI di Microsoft, per esempio, elabora dati complessi e li trasforma in report chiari e interattivi. Aiuta, quindi, imprenditori, imprenditrici e CFO a prendere decisioni basate sui numeri.
Monitorare la liquidità con gli strumenti giusti significa ridurre il rischio di crisi finanziarie e migliorare la capacità di investimento, mentre si consolidano stabilità e crescita nel lungo periodo.
Previsioni di liquidità e gestione fiscale
Una buona gestione della liquidità d’impresa consente di prevedere le esigenze future. In particolare, Power BI e Business Central 365 permettono di analizzare i flussi finanziari e simulare scenari per anticipare eventuali squilibri. Un altro aspetto fondamentale è la gestione fiscale: il calcolo dell’IVA e la dichiarazione delle imposte influiscono sulla disponibilità di cassa e devono essere pianificati con attenzione. Automatizzare processi del genere con software gestionali riduce gli errori, garantisce la conformità normativa e migliora la gestione delle scadenze fiscali. In questo modo, l’azienda evita imprevisti, ottimizza il cash flow, mantiene sotto controllo l’equilibrio finanziario.
Riconciliazione bancaria e gestione multi-società
Una gestione della liquidità aziendale efficace passa anche attraverso il controllo dei pagamenti e della riconciliazione bancaria. Automatizzare l’allineamento tra le transazioni registrate e i movimenti effettivi del conto corrente riduce errori e ritardi nei pagamenti. Questo è particolarmente utile per imprese con più conti bancari o con operazioni intercompany. Business Central offre funzionalità ad hoc per consolidare i dati finanziari di più aziende, semplificando la gestione di gruppi societari. L’integrazione di contabilità, vendite e acquisti in un unico sistema permette di ottimizzare le risorse e garantire una visione chiara della posizione finanziaria. Un approccio così strutturato migliora la capacità di pianificazione strategica e riduce il rischio di crisi di liquidità.
Monitorare la liquidità aziendale per una crescita sostenibile
La gestione dei flussi di denaro non è solo un esercizio di contabilità, ma rappresenta anche una leva strategica per la crescita. Un’impresa con un buon livello di liquidità è in grado di affrontare le sfide del mercato, cogliere le opportunità di investimento e ottenere condizioni di finanziamento vantaggiose. Al contrario, una gestione approssimativa del cash flow può mettere a rischio la solidità finanziaria e compromettere anche le migliori strategie commerciali.
L’importanza della pianificazione
Prevedere le entrate e le uscite con una pianificazione accurata permette di evitare squilibri finanziari e garantire la continuità operativa. Strumenti come il budget di cassa e il forecasting finanziario aiutano a stabilire obiettivi realistici e a intervenire tempestivamente in caso di difficoltà.
Una gestione attenta della liquidità aziendale permette di navigare con sicurezza anche in momenti di incertezza economica: assicura all’azienda la possibilità di crescere in modo solido e sostenibile.